Avete presente quei locali tanta sostanza e voglia di far stare bene il cliente senza fuochi d’artificio? Dove spadroneggia la tradizione, ma declinata in tante buone idee? In cui si lavora con il territorio, ma si asseconda anche la passione dello chef per gli champagne e la Borgogna? Dove il servizio è la somma di mille attenzioni, ma amichevole e per nulla ingessato?
Questo è il Callianino a dieci anni dall’apertura, un traguardo che merita di essere celebrato. La creatura voluta dal giovane Alberto Mori, ai tempi reduce da una formazione ferrea a I Tigli del maestro Simone Padoan, e dalla moglie Ivana Firulesko ha raggiunto la piena maturità e a tutti gli effetti si può definire una trattoria tradizionale moderna, che non è una contraddizione, ma il frutto della capacità di valorizzare la tradizione veneta, con tecnica, modernità e quel tocco che alleggerisce il tutto senza togliere, anzi, il sapore.
Il menu segue le stagioni e ha sempre un vegetale di riferimento, il risotto non ha un tema ma va a fantasia dello chef, la cotoletta è da provare, così come la torta delle rose. Carta vini importante, del territorio, ma anche internazionale, con attenzione ai vini naturali.
cronista de Il Giornale di Vicenza, responsabile della redazione enogastronomica. Ama cucinare per gli amici bevendo una buona bottiglia di vino, viaggiare in moto e in camper e fotografare.
+390457460133
Tavoli all’aperto
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