Il Neoclassicismo di Oltre ha fatto scuola a Bologna, diventando un punto di riferimento non solo per la cosidetta "Bologna bene" ma anche e soprattutto per un cluster di giovani clienti che si approcciano alla ristorazione curata senza essere troppo celebrali o per una clientela internazionale che riconosce a Oltre un linguaggio comune ai ristoranti internazionali di grandi capitali.
Quanti altre insegne potrebbero dire lo stesso? Le chiavi del successo sono tre: una cucina leggibile, ricca di tradizione e di rifermienti classici senza mai essere fuori dalle righe o scomoda, una sala dinamica, attenta e accattivante come poche e una personalità propria della insegna che lo rende inconfondibile. Quest'ultimo tratto, in particolare, si ritrova nella coerenza di ogni piccolo dettaglio, dal design del menu agli arredi, dalla curata carta dei vini proposta su tablet, dall'insegna assente che però proprio per questo non rende meno identificabile il luogo. Un ultimo dettaglio che completa il mood e la qualità dell'offerta è il fantastico bar guidato dal talentuoso Lorenzo Paterlini. Quattro scranni a trespolo sui quali si può sia mangiare sia trovare il solo conforto di una proposta miscelata fra le migliori della regione.
La lista dei vini è a totale appannaggio dei vini naturali e il menu ha proposte che vanno dal Tortellino classico in brodo a una vera Cotoletta bolognese con osso dalla cottura impeccabile. I dessert sono sicuramente fra i punti più forti del lavoro di Daniele.
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dopo una formazione scientifica si è sempre dedicato alla gastronomia: lavora da anni per l'Osteria Francescana, scrive per Dispensa, è tra i fondatori del progetto Postrivoro ed è curatore di Al Meni