Un giapponese alla guida dell’austero ristorante di uno storico e centralissimo albergo della tradizionalissima Alessandria? Fa sul serio, ma col sorriso, il trentasettenne Jumpei Kuroda, che ha passato un terzo degli anni in Italia e che avendola girato in lungo e in largo sulla scorta della passione per la cucina (in curriculum, il ruolo di sous-chef al Cielo di Ostuni e a Agli Amici di Udine), dal 2017 è approdato alla plancia di comando del medesimo ristorante in cui già aveva operato a fianco di Andrea Ribaldone nel dorato 2015.
Nella carta gourmet, serale, poche proposte, bilanciate tra suggestioni piemontesi e spunti nipponici e un paio di menu degustazione (Territorio e A mano libera). A pranzo, invece, vige il light lunch, ma telefonando con un giorno d’anticipo si può concordare l’accesso alla carta gourmet. Parla benissimo la lingua italiana così come padroneggia il gusto italico Kuroda, timido e di rara umiltà, e con esso la precisione della manifattura artigianale come testimoniano i suoi agnolotti del plin.
Ma sa anche creare ponti ideali tra i sapori del Sol Levante e quelli del Mediterraneo, con mano sicura e compostezza, curando nel dettaglio la composizione del piatto, come nell’evocativa Seppia ritorna al mare.
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Ristorante con camere
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autrice del libro Gli anni d'oro della cucina parmigiana, per l'Accademia Italiana della Cucina, collabora a “Gusto”, pagina golosa della Gazzetta di Parma