Dopo il lungo lockdown londinese, The Frog di Adam Handling è stato il primo ristorante in cui siamo tornati. Ci erano mancate la sua cucina innovativa e geniale e l’esperienza intensa di cenare al bancone proprio sotto le lampade del pass, una totale immersione nella energia adrenalinica della squadra in cucina. Con piacere abbiamo riscoperto quanto sia abile Adam Handling a gestire ingredienti e sapori, e - come se i mesi di chiusura avessero dato ancora più carica - i piatti emergono più sofisticati che in passato, gli abbinamenti più ricercati.
Niente più a la carte, c’è solo un menu degustazione, una scelta un tanto audace che dimostra quanto lo chef sia sicuro di sé. E quindi perché no, anche un menu interamente vegano che non fa rimpiangere la mancanza di proteine animali, anzi: una fetta di zucca arrostita con spezie, purea di zucca e patate caramellate sembra una bistecca ed è davvero saporita, autunnale.
I colori delle pietanze suscitano scatti da social, la cura dei dettagli è minuziosa (i fiorellini di rafano sui pomodori confit sembrano ricamati). La carta dei vini è divisa per stile (‘effervescenza’, ‘esoterici’) con etichette conosciute e nuove proposte. Il servizio è elegantemente discreto ma informale, così come la sala da pranzo, abbellita da numerosi pezzi di arte contemporanea scelti personalmente da Handling.
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articolo a cura degli autori Identità Golose