L’intenzione, fin dall’inizio, ormai 14 anni fa, era quella di riproporre l’enorme patrimonio di profumi, gusti e sapori dei bacari veneziani fuori da Venezia e in un contesto più elegante sia nella presentazione, sia nella ricerca sulla materia prima sia, infine, nell’ambientazione. Determinato e concreto, Alessio Boldrin ha centrato il suo obiettivo con ostinazione e quel giusto mix di umiltà e consapevolezza della forza delle proprie idee.
Oggi il suo locale – soprattutto dopo la recente ristrutturazione che ha aggiunto freschezza ed eleganza – è esattamente quello che aveva in mente. Le quattro degustazioni della carta “Bacari” lo rispecchiano perfettamente, in una riproposizione dei grandi classici della tradizione degli antipasti lagunari – cotti e crudi - di qualità ed eleganza e un tocco di contemporaneità - anche estetica – che colpisce al primo sguardo. E poi c'è la Bacarata, degustazione in piccoli assaggi dell'intera gamma di cicchetti veneziani.
Ovviamente c’è spazio per molto altro in questa insegna cresciuta costantemente anno dopo anno. Il Tonno rosso con terrina di foie gras e riduzione al Porto, il Tagliolino paglia e carbone, lo Spaghetto alla piovra brasata, la Costoletta di San Pietro croccante. In un ristorante che esalta la tradizione marinara, c'è anche spazio per un angolo dedicato agli appassionati di carne con una cella di frollatura dry aged che garantisce Tomahawok, Fiorentine e Chateaubriand di grande qualità.
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veneziano, giornalista, una vita dedicata allo sport da inviato (e adesso da appassionato e tifoso), cura da dieci anni "Gusto", la pagina di enogastronomia del Gazzettino di Venezia