Nove scodelle, quanti sono i piatti del menù di questo ristorante all’inizio di viale Monza, praticamente a Loreto. Nove non è un numero a caso, ma il numero rituale dei piatti che si consumavano durante le festività: un banchetto. In questo nuovo ristorante però non si serve cucina imperiale o “gourmet”, ma abbondanti piatti casalinghi, da condividere, e tutti provenienti dalla regione del Sichuan. Il nuovo ristorante in zona Nord è figlio della mente di Agie Zhou, che negli anni si è fatto conoscere per la Ravioleria Sarpi, dove ripropone la stessa formula: materie prime italiane di livello, come la carne della storica macelleria Sirtori e piatti rustici.
Il risultato? Dalla sua apertura questo locale dal design quasi nordico, minimale, con prezzi onesti è da subito stato preso di assalto dai giovani di NoLo (e di mezza Milano, meno dalla comunità cinese). Dessert, carta dei vini e delle birre artigianali a cura dell'italiano del team. Nove piatti che variano di mese in mese sullo stesso schema: ravioli e spaghetti fatti in casa (grossolani ma con ottimo condimento), un piatto di manzo, pollo, maiale, coniglio, e uno di pesce (carpa, l’unico che ci sentiamo di non consigliare), uno di verdura che può uscire anche con tofu per i vegetariani.
A fianco la legenda mette in allerta: tre peperoncini, mooolto piccante (ma hanno già aggiustato il tiro, all’apertura era davvero infernale); due peperoncini, piccante; un peperoncino, poco piccante. Non piccante? Niente, non esiste. Il consiglio è di ordinare anche una scodella di riso bianco.
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vede gente, mangia cose... Food editor, firma de La Cucina Italiana, Vanityfair e altre storie. Gourmet disincantata, mangia tutto, abile con le bacchette cinesi, habitué di cocktail bar. Frequent flyer based in NoLo (Milano)