Antonio Ziantoni ha aperto il suo ristorante romano, Zia, che guida insieme alla compagna Ida Proietti, nella primavera del 2018. E gli è bastato davvero poco per farsi notare, conoscere, apprezzare, raccogliendo così attenzione, visibilità e riconoscimenti. Tra questi citiamo il premio Sorpresa dell'anno per la Guida di Identità Golose 2020, oltre alla stella Michelin arrivata a novembre dell'anno scorso. Basta accomodarsi per una volta a un tavolo dell'insegna di via Mameli, a Trastevere, per comprendere in maniera molto chiara la forza della cucina e dell'identità di questo ristorante: tanto personale e contemporanea, quanto profondamente italiana e legata alla cultura gastronomica della città che lo ospita.
La formula è semplice e immediata: la carta si struttura su 4 proposte per genere, antipasto, primo e secondo. Ognuno di questi piatti può diventare poi parte di un menu degustazione: da 5 e 7 portate: i clienti possono affidarsi alla scelta dello chef per la composizione dei percorsi o invece occuparsene in prima persona.
Non cerca soluzioni pirotecniche lo chef, ma punta sulla concretezza, su ingredienti e sapori conosciuti. E' forse anche per questo che risulta eccezionale il lavoro sui piatti, che invece finiscono sempre per raccontare qualcosa di inedito, regalando sensazioni nuove e inebrianti. Eleganza e informalità, in ottimo equilibrio, sono le chiavi con cui saggiamente viene interpretato il servizio. Ultimo elemento, il rapporto qualità prezzo: tra i migliori in assoluto che abbiamo sperimentato.
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Una certezza chiamata Zia
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giornalista milanese nato nel 1976, a 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Autore e conduttore di Radio Popolare dal 1997, dal 2014 nella redazione di Identità Golose.
Twitter @niccolovecchia