La freschezza di un team giovane e pieno d’entusiasmo, la voglia di crescere e migliorare, il desiderio di impegnarsi al massimo per far star bene i clienti. Nel ristorante di Antonio Ziantoni – giovane chef-imprenditore con esperienze stellate alle spalle, in particolare al Pagliaccio di Anthony Genovese – si trova tutto questo, ed è una gioia vedere come in nemmeno due anni il successo di questo bistrot gastronomico di Trastevere si stia consolidando.
Diverse salette disposte su due piani accolgono gli ospiti in un ambiente elegante e minimalista allo stesso tempo, con luci basse, che tendono a puntare l’attenzione sui piatti; a curare la sala, con garbo e gentilezza, ma senza eccessivi formalismi, è Ida Proietti, compagna di vita e lavoro del cuoco.
Se da un lato la cucina mostra una tecnica solida, dall’altro si nota la voglia di valorizzare anche le materie prime di piccoli produttori del territorio, rispettandole ed esaltandole con eleganza. Un approccio che dà vita a piatti divertenti e gustosi, che una volta terminati vien voglia di riassaggiare, come la Tartare d’oca, acciughe, carrube e parmigiano, gli Spaghetti come un’insalata, mantecati con una crema di cozze e completati con granita di ricci, i Plin ripieni di bleu d'Auvergne con brodo di cipolle e gel di chiodi di garofano, o ancora l’eccellente Agnello e senape. Risolatte, ciliegie e aglio nero è una delle belle creazioni per chiudere al meglio la cena. Sul fronte enologico troviamo una selezione principalmente italiana con attenzione al mondo biologico, ma non solo.
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giornalista pubblicista sempre in viaggio fra Roma e la Romagna, collabora con alcune delle più importanti guide e testate giornalistiche italiane di settore