Roberto Toro è un cuoco che, nell'outlet esclusivo dell'Otto Geleng, un ristorante ritagliato su una parte dell'ampia terrazza del Grand Hotel Timeo, all'occorrenza sa usare la pancia o la testa, e sa lavorare d'istinto o di tecnica.
Nello stellato che ricorda nel nome un celebre pittore tedesco trasferitosi a Taormina, Toro lascia giustamente che siano i sensi a essere stimolati su diversi percorsi degustazione. In uno si respira a piene mani la Sicilia (ma anche gli altri non scherzano...) e si viaggia tra i ricordi d'infanzia del cuoco; oppure si sceglie la via del mare, con il polpo, i gamberi o gli Spaghetti con ostriche e peperoni. E ancora, in un altro menu, si percorrono le valli della regione per una full immersion carnivora, con l'agnello, le animelle e il maialino, magari declinati con spezie e sapori (hummus, anice stellato, zafferano e altre spezie), che dicono molto della multiculturalità gastronomica siciliana.
Ci si lascia così avvolgere piacevolmente da un'atmosfera magica, dove la scena, visivamente, è dominata dall'Etna, ma dove si è anche trascinati nell'esplosione di sapori che Roberto Toro mette in campo per raccontare la sua Sicilia. Infine un consiglio, quello di arrivare un po' prima di cena e di godere appieno del momento dell'aperitivo all'ora dl tramonto: un must non solo per i turisti che risiedono in albergo.
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Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
giornalista per riviste di turismo ed enogastronomia italiana, ama le diverse realtà della cucina internazionale e viaggiare