Questo locale è la rinascita di Eugenio Boer. Dopo una chiusura burrascosa del precedente locale, il cuoco ha ripreso tutto da capo, da solo, armato solo della sua caparbietà e del suo “mestiere", e ha in brevissimo tempo aperto un vero gioiello. In centro a Milano, in una zona residenziale dell’alta borghesia cittadina, dietro a corso Italia, ha aperto un club, un circolo, un bellissimo locale metropolitano, un po’ Londra, un po’ Berlino, un po’ moda un po’ design, caldo e lussuoso senza essere barocco, e ha rilanciato la sua sfida.
“Ho deciso di cambiare tutto”, mi dice Eugenio, mentre mi serve personalmente un piatto (si, lo chef “scende” in sala e si alterna al personale di sala nel servizio, per dare più calore e raccontare con più dettagli la nascita dei diversi piatti). Ma perché? Cosa c’è alla base di questo cambiamento così radicale?
“La consapevolezza che a volte si deve ritornare sui propri passi e ricominciare con una proposta diversa, nel nostro caso più leggera e forse per un certo pubblico più facile, senza mai essere banali”. Meno gioco, meno segreti nel menu (se ricordate, il passato menu era quasi ermetico, con poche parole, aggettivi o citazioni che ricordavano il piatto) e più spiegazione dei piatti. Un avvicinamento progressivo al cliente seduto al tavolo. È lo chef che viene (anche fisicamente) verso di voi, e non siete voi a dovervi arrovellare tra menu e invenzioni varie. Cucina di altissimo livello, grande tecnica e grandi piatti, conditi e presentati con fantasia, familiarità in sala. Un mix di grande livello per un ristorante unico.
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triestino, laureato in Economia e Commercio e master alla Columbia University di New York e alla Bocconi in Marketing Communication, da anni ormai si dedica come consulente, critico e giornalista al mondo della gastronomia. Insegna ad Intrecci, scuola di Sala e all’Accademia Niko Romito
Eugenio BoerCarbonara Smile
Eugenio BoerEssere Giuseppe Di Martino