L’Europa come unione esiste, ma s’intravede l’esistenza di una cucina europea? A dire una cucina che in sostanza coniughi a livello alto continentale e mediterraneo, due stili finora vissuti prevalentemente come contrapposti. A Eugenio Boer la sintesi riesce, nel suo bel ristorante rinnovato e condotto in sala dalla moglie Carlotta con grande stile e attenzione per l’ospite.
Il fulcro della provenienza delle materie prime è nel nostro paese, e una bella cartina in tavola dettaglia dal Nord al Sud l’origine del singolo prodotto, ma i richiami stilistici e culturali riportano a tutto l’unico e originale vissuto del cuoco. Italia (Liguria) e Olanda per la famiglia (la radice del nostro imprinting gustativo). Sicilia, Toscana, Alto Adige e Germania e Francia per le esperienze di formazione in tante diversità nell’eccellenza. Anche l’Asia entra nello stile di questo cuoco (Europa? il colonialismo, ahimè, ma anche, sempre fruttuoso, lo scambio).
I percorsi disponibili, anche interpolabili, sono: I Classici dove in 9 passaggi si ripercorre la storia del cuoco, e il menu stagionale, dove in altrettanti passaggi si leggono i frutti e le atmosfere del momento dell’anno. Nel nostro caso il menu dei classici, con al centro un Filetto in crosta e un Il Piccione in Lomellina di grande carattere, complessità ed efficacia, è stato arricchito con la freschezza e originalità de Il Gambero nel Bosco dall’altro menu. Menzione speciale per Il mio Nino Bergese senza paragoni la migliore versione del grande classico riso al fondo bruno. Al dolce, Sicilia e ‘nonna’ chiudono in bellezza.
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ligure, nell'attesa di ciò che mangerà talvolta scrive di ciò che ha mangiato: buono da scrivere, buono da mangiare