Entrando a L’Alchimia si viene accolti da un’atmosfera elegante e confortevole, propria delle due anime che si incontrano varcandone la soglia: il ristorante e il lounge bar. Questo progetto di Alberto Tasinato, patron di sala e della cantina, vede lo chef Giuseppe Postorino condurre una cucina rassicurante e ben misurata.
Nella sala, scaldata da interni in legno che vanno dal parquet dei pavimenti alle travi che ne intelaiano i soffitti, l’ospite è accolto dalle soffuse luci in un ambiente informale sia al bancone di Valerio Trentani per un calice o un cocktail d’aperitivo, sia nella nel locale intimo, che trova ancor più riservatezza nella sala privata rivolta sulla cucina e dai coperti ridotti.
La proposta gastronomica punta sulla schiettezza dei sapori, su piatti della tradizione con un tocco di innovazione. Cardine attorno a cui orbita la cucina sono le materie prime di ottima scelta che nella loro genuinità si completano l’un l’altra in piatti concreti. I due percorsi degustazione sposano altrettanta intenzione: nel Menu Classico, composto da tre portate, spicca l’Uovo morbido, oro, tuberi e spuma di Parmigiano Reggiano per la sua anima fondente e diretta, mentre nel Menu Alchimia l’estro di Postorino si fa spazio in piatti come il Rombo arrosto, spuma di funghi, foie gras e limone saltato. Nelle proposte alla carta da non perdere è il Coniglio grigio di Carmagnola proposto in tre servizi: alla Wellington, come gyoza alla piastra e nel friggitello al tonno di coniglio.
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folli amanti dell’alta cucina, in totale sono una ventina, sempre alla ricerca di emozioni. La causa? Un’irresistibile Passione Gourmet
