La volpe bianca di Messina: persona brillante, uomo cordiale, abile comunicatore - d'altra parte, nella sua vita precedente faceva il giornalista... - ottimo chef, persino abile tessitore di sodalizi del gusto, fa infatti asse con Lillo Freni e Francesco Arena per promuovere l'eccellenza gastronomica della loro area. Dunque eccovi Pasquale Caliri, ambasciatore del gusto messinese, nonché volpe (per ingegnosità, vedasi alcune trovate che ha sciorinato nel tempo: il tiramisù portatile, l'arancino anti-invecchiamento, il pesce stocco sotto forma di pop corn, il menu qr code, la carta delle uova, peraltro straordinarie, sono quelle di Silvio Ontario...) bianca, per via della zazzera canuta.
Ha un'indole ironica, è estroso, ma torna compassato quando si tratta di mettersi ai fornelli del suo ristorante, faccenda che sta a cuore a lui quanto a Ivo Blandina: ossia colui che ha creato il Marina del Nettuno all'interno del porto turistico, elegante yachting club, un luogo magico; pure, ha pensato di dotarlo di uno spazio ristorativo adeguato, chiamandone alla guida appunto Caliri. Il tutto sotto uno slogan efficace: “Nella vita ci sono tre cose che fanno sognare a occhi aperti: il cibo, la musica e le onde”.
Caliri vi funge da catalizzatore del meglio che la città e dintorni sappiano offrire, dal punto di vista enogastronomico. La sua è una cucina di mare; conosce a menadito il mercato del pesce, dà del tu ai pescatori, chiede e ottiene il meglio, che poi utilizza per elaborare i suoi piatti con ottima mano. Dice: «È dalla leggerezza che deve arrivare all'essenza del sapore».
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it