Nello sterminato comune di Castelnuovo Berardenga, roccaforte del Chianti, la piccola enclave di Villa a Sesta ospita la grande tavola de l’Asinello, luogo di cucina, gusto e piacere. Appartato, protetto da un gradevole cortiletto, in estate accomodato per cene en plein air, è la tranquilla oasi di Senio Venturi, chef senese che conosce, interpreta ed esalta le materie prime toscane.
E per farlo sperimenta e osa, non si accontenta di andare sul sicuro. Cammina risoluto su stretti crinali e propone piatti dal gusto marcato, abbinamenti non scontati ed esercizi di sapore anche complessi. La nota di amaro - affidata a Mandorle, bitter, china, cicoria – è un elemento complesso da maneggiare ma diventa tratto distintivo nei suoi piatti. Lo chef ne esce vincente anche quando assembla per gli ospiti, a sua discrezione, i menù degustazione da 4 o 5 portate. Ampia la scelta alla carta dove, ovviamente, non possono mancare cacciagione e carni fra le quali spicca il Piccione, cucinato, a seconda dei momenti dell’anno, con castagne, fegatini o tartufo nero. Immancabili le paste fresche, i Pici, i ragù di selvaggina e il riso, altro cavallo di battaglia di Senio, riproposto a ogni cambio di menù seguendo il ritmo delle stagioni. I piatti sono convincenti, rassicuranti, eseguiti per piacere e non per stupire. Pane e dolci, ottimi, sono prodotti in casa.
Inappuntabile e piacevolmente conviviale il servizio in sala, coordinato da Elisa Bianchini, moglie dello chef. Profonda la carta dei vini, chianticentrica ma con interessanti inserimenti extra regione per abbinamenti più arditi.
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Tavoli all'aperto
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curioso per natura e per percorsi, una laurea in Fisica e la passione per la comunicazione. Commentatore sportivo su Eurosport, nel carnet svariate Olimpiadi e Mondiali di atletica, oggi ama insegnare, giocare e raccontare il golf, narrare storie di cibi, vini e distillati