Creatività. Quella capacità cognitiva di inventare, produrre qualcosa di nuovo, un grande dono.
Creare qualcosa di nuovo da zero non è semplice, ma ancor più difficile è produrre qualcosa di nuovo partendo dal preesistente.
È quello che fa in cucina Angelo Sabatelli. Prende la tradizione gastronomica della sua terra e le dà nuova vita, reinventandola. Ed è così che le classiche orecchiette al ragù della nonna diventano Orechietta al ragù 30 con fonduta di canestrato, dove 30 sono le ore di cottura del ragù. Un velluto di salsa che avvolge la pasta fresca tirata al dente e avvolge il palato coccolandolo. O il rustico Calzone di cipolla, tipico pugliese, si trasforma in uno snack “da passeggio”. Due croccantissimi dischetti di pasta celano un ripieno di cipolla stracotta, mandorle speziate e ciliegie ferrovia. Questi sono solo due esempi della filosofia dello chef pugliese.
Alla base, non tanto l’idea di svecchiare e attualizzare i piatti della tradizione quanto quella di mantenere vivo il ricordo dei sapori di una volta attraverso un’impronta e una connotazione estremamente attuali.
Nel suo ristorante, Sabatelli propone Duemiladieci.........duemilaventidue, un percorso degustazione che ripercorre i tredici anni di incessante lavoro attraverso i piatti che ne hanno segnato la storia. Al commensale di optare per il menu da 4, 8 o tutte le 13 portate di questa esperienza. Non manca la possibilità di scegliere di intraprendere un proprio percorso affidandosi alla carta che offre una selezione di portate elaborate a seconda della stagione e alcuni tra gli immancabili must.
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pugliese, classe 1995. Laurea in Traduzione Specialistica e Master in Food & Wine Communication all'università Iulm, è una globetrotter alla costante ricerca del prossimo piatto da assaggiare e del nuovo posto da scoprire.