Impasti buoni, leggeri e digeribili, da farine biologiche e macinate a pietra e un’attenzione millimetrica a ogni passaggio della produzione, fino alla temperatura del forno a quella del servizio. Materie prime nell’85% dei casi siglate da un certificato biologico (una caratteristica che non amano strombazzare, perché non vogliono essere confusi con tutti quelli che lo dichiarano senza esserlo). E il servizio, easy, condito di sorrisi e modi informali per non far pesare al cliente l’evidente qualità e lo sforzo impiegato per raggiungerla.
Insomma, «Fare pizze buonissime, servite con gentilezza, in posti bellissimi» è il claim tradotto ogni giorno nella pratica in 13 pizzerie di 9 città (Bologna, Castelmaggiore, Londra, Milano, Verona, Firenze, Verona, Torino...) dai fratelli calabresi Matteo e Salvatore Aloe, con il primo che segue la parte operativa - dalla formazione alla risoluzione di qualsiasi problema quotidiano - e il secondo che si occupa di trovare i luoghi giusti in cui aprire. Sono le alchimie di uno di uno dei casi di successo seriale che stimiamo di più.
Tra le ultime nate (giugno 2017), la pizzeria a due passi di Villa Borghese è quella in cui curiosamente si vendono più dessert (tipo il Sette Veli, firmato da Luigi Biasetto). Procede anche la sperimentazione, inedita per Berberè, della Montanarina.
+390645654390
Tavoli all'aperto
Delivery / Take away disponibile
articolo a cura degli autori Identità Golose