Sono passati diversi anni dalla prima volta che ho varcato la soglia di questo ristorante. La sensazione che provai allora è rimasta: il Giglio è un’unione particolarmente felice di classicità e contemporaneità. Il locale, posto proprio di fronte al teatro, emana un'aura di eleganza dal sapore antico, che dialoga in perfetta armonia con la cucina contemporanea di Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini e Stefano Terigi.
Una cucina frutto di un raffinato intreccio di tradizioni locali e influenze francesi e internazionali, che celebra i sapori della terra e del mare. Tecnica impeccabile e abbinamenti precisi danno vita a piatti appaganti come il paté di fegatini, nocciole e pan brioche e anguilla laccata, la minestra di farro ai cannolicchi, gli spaghetti ai ricci, erbe amare e liquirizia, il rognone trifolato, la gallinella aglio, olio e peperoncino. E per finire, la tarte au sucre zabaione e gianduia o un eccellente Comté. La carta dei vini testimonia una particolare predilezione per la Francia, con una selezione ampia e con etichette di grande prestigio. Il servizio è attento e curato.
giornalista pubblicista sempre in viaggio fra Roma e la Romagna, collabora con alcune delle più importanti guide e testate giornalistiche italiane di settore
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Tavoli all’aperto
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