La cucina di Jeremy Chan sembra venire da un luogo selvaggio, verso cui lui non smette di coltivare un'intimità autentica e che allo stesso tempo rappresenta con lo stupore di un quadro di Gauguin. Come un misterioso alieno atterrato nella cucina europea con un carico di ingredienti del sud del mondo che mai avevano trovato spazio tra le cucine di questo anziano continente, questo ragazzo ha reso davvero imperdibile questa tappa londinese.
Il menu è una collezione di piccoli assaggi, scrigni di conoscenza che attraversano con disinvoltura i continenti - Chan è di origini cinesi e canadesi e ha lavorato in molti paesi - ma vanno sempre a cercare la patria africana del suo socio, Iré Hassan-Odukale, nato e cresciuto in Nigeria, a Lagos, vicino a Ikoyi.
Piatti multidimensionali, energici - sempre attenti alla sostenibilità di carni, pesci e verdure locali e poi sempre sostenuti dall’uso sapiente di una vasta collezione di spezie dall'Africa sub-sahariana - si rinnovano continuamente, pur con qualche punto fermo come il curioso Platano a mezzaluna, spolverizzato con sale aromatizzato alle more e paprika, e il godurioso riso Jollof speziato servito con granchio e verdure.
modicana, giornalista, sommelier, founder di Condire Digitale. Attraversa ogni giorno le strade del “continente Sicilia” alla ricerca di storie legate alla cultura del cibo e del vino. Perché ogni contadino merita un romanzo
+447910000108
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