È mite e gentile Nicola Popolizio, e schivo, come il suo piccolo ristorante che si trova ad un tempo in centro a Matera e nel posto più sfigato possibile. In una città di sessantacinquemila abitanti e circa 900 locali per il cibo e la somministrazione, sbatti la faccia su un insegna in cui si mangia e si beve letteralmente ad ogni passo, ma per trovare l’ingresso di Ego Gourmet, che sta a due metri dal bar pasticceria più famoso della città, hai bisogno della bacchetta da rabdomante. E schiva troverete anche la sua sala, le luci soffuse, il rilassante tono grigio dominante, ed un’unica macchia di colore sul fondo, nel castello di prua sul quale è montata la cucina a vista, rossa.
La cucina di Nicola Popolizio funziona allo stesso modo, spoglia di effetti speciali, ricca di gusto e tuttavia semplice al palato. Una cucina d’autore materana che alterna proposte di una tradizione gastronomica elegantemente reinterpretata a una materia prima di territorio svolta con preparazioni nient’affatto scontate e mai banali. In questi tempi, forse, la tavola meno frequentata e ad un tempo fra le più interessanti del territorio.
Cresciuta in pulizia e precisione costantemente negli anni ed oggi in gran forma. La Pizza fritta con polpo cime di rape e patata al limone ed il Fegato con funghi e finocchio due fra i piatti che non dovreste mancare. E si, il dolce Pane/Latte/Caffè è ancora una imperdibile madeleine.
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si occupa da trent’anni di terzo settore. Espia i suoi peccati raccontando di donne, uomini e del loro lavoro. In cucina in particolar modo, perché far da mangiare è atto d’amore o non è. Nasce italiano e meridionale, nel secolo breve. Ma è pura fortuna, non merito. Ha una moglie paziente e tre figli spettacolari, perché è fortunatissimo