Tola Rasa

Un bel locale su tre piani, in pieno centro. Al piano terra c'è l'enoteca, nel seminterrato la cantina, al primo piano una sala ristorante molto raffinata e calda (con superba cucina a vista, progettata dallo chef stesso), infine nel sottotetto è stata ricavata una esclusiva sala per cene ed eventi privati. Inaugurata ormai sette anni fa, Tola Rasa (fare tola rasa in Veneto significa, grosso modo, "fare piazza pulita", dialetizzando il latino tabula rasa), è il regno di Luca Tomasicchio, classe '76, avvocato mancato per amore della cucina e, dunque, senza rimianti, milanese di nascita ma ormai padovano di adozione. 

Luca è autore di una cucina che piace perchè accoppia la contemporaneità e il gusto estetico nella realizzazione dei piatti ad una percezione di sostanza che emana da ogni preparazione già alla prima occhiata. Dal classico Orto di Tola Rasa, ormai un piatto firma, al Risotto al bianco e nero di seppia con lattuga di mare (menu "Classici") ai Ravioli ripieni di arachidi crude fermentate con carpaccio di pesce spada o Capasanta in cartoccio, colatura di alici e pomodori bruciati (menu "Contemporanei"). 

Tola rasa vuol dire anche ripartire da zero, come è stato spesso obbligatorio in questi anni difficili, mentre in origine il nome scelto rifletteva la volontà di fare piazza pulita di quello che c'era prima (una delle più antiche trattorie della città). L'intesa e il gioco di squadra fra sala e cucina è un valore aggiunto di una piacevolissima esperienza.

Identità Golose

articolo a cura degli autori di Identità Golose 
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)