Il locale rappresenta una moderna idea di ristorazione. Gli ingredienti sono l'informalità tratta a piene mani dai ristoranti nordici più acclamati, gli spazi sempre più condivisi tra cucina e sala e una certa voglia di stupire con abbinamenti di sapori non consueti trattati da mani sapienti.
In sala e in cucina una generazione di trentenni rispettosi della natura e dei suoi frutti e appassionati di vini naturali che Lorenzo Tarasco vi proporrà al calice portandovi le bottiglie al tavolo e facendovi magari assaggiare le possibili opzioni. Se non volete addentrarvi in una casa da specialisti, lasciatevi guidare e scegliete l'abbinamento di tre calici proposto a 18 euro e studiato sui piatti in menu.
I ragazzi non hanno paura di osare e, tra le carni, attingono al quinto quarto con dovizia: così nascono piatti come il Cuore di vitello alla brace o il Diaframma esaltato dal curioso trio ciliegie, biete e rafano. Buoni i risotti, tra i quali vogliamo ricordare quello con un aggressivo ristretto di funghi tenuto a bada da polvere di cacao e caffè. La cena scivolerà via dolcemente e i ragazzi dimostrano di porre cura anche ai piatti apparentemente più semplici come Ombrina, estratto di pomodoro, patate, olive e origano. Il menu di 5 portate costa 45 euro e vi offre una bella carrellata dell'idea di cucina del locale.
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avvocati di professione e gastronomi per passione. Da 25 anni recensiscono a quattro mani ristoranti sulle pagine torinesi di Repubblica. Collaborano con varie guide gastronomiche nazionali e sono gli autori delle Guide i 100