È senza il rischio di banalizzare sia l'uno che l'altro che cominciamo col dire che la cucina de I Banchi rappresenta la versione più accessibile, e più essenziale, di quella, più barocca, della casa madre del Duomo. Qui, nei piani bassi del palazzo novecentesco Di Quattro, nel cuore di Ragusa Ibla, prima ancora di essere un ristorante I Banchi è già una panetteria e una pasticceria, nonché una rivendita di prodotti enogastronomici siciliani selezionatissimi.
Fino alle 18.00 una illuminata carta dei panini scandisce la proposta gastronomica, poi, con l’ora dorata dell’aperitivo, fanno il loro ingresso cocktail molto caratteristici, molti dei quali segnature come Quant, Barnum, Calibano, Komarovsky, Agro e Mishima. Tre i menù per la cena - San Giuseppe (vegetariano), San Paolo (carne), U gioia (pesce) - più uno, il San Giorgio, che contempla una vera e propria opzione di degustazione a 7 portate. In carta albergano proposte solo apparentemente semplici come Pane, cipolla e zafferano di Sicilia e, tra le paste, le Reginelle alla griglia e zuppa di pesce, mentre spicca un'intera sezione dedicata ai piatti da condividere come l'Ossobuco all’arancia, il fritto siculo e pure la pizza.
Protagonisti di questa riuscitissima formula all day long in salsa iblea? Oltre a Ciccio Sultano, deus ex machina di questa storia, Gabriella Cicero, già direttore generale di tutta la galassia di Ciccio Sultano, e Marco Corallo, ex sous chef del Duomo, qui, anche nei panni di socio oltre che Chef.
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Tavoli all’aperto
folli amanti dell’alta cucina, in totale sono una ventina, sempre alla ricerca di emozioni. La causa? Un’irresistibile Passione Gourmet