Si torna e ci si siede con piacere da Pepe Nero, un locale che non è mai fermo. La triade composta da Alberto Sparacino chef, Mirko Giannoni Patron e chef e Sara Sanesi sommelier ha trovato un equilibrio positivo che si riflette nell'atmosfera complessiva e nelle, ottime, proposte. Un clima piacevole, professionale, ma non freddo accompagna le prelibatezze che vengono servite.
Sparacino, "Arnolfino" come formazione, cioè figlio spirituale di quella grande fucina di talenti che è Arnolfo - chef Gaetano Trovato - ha trovato un suo equilibrio, conduce con mano ferma e sicura la cucina con i suggerimenti di Giannoni. Prato città complessa come poche, si è piano piano, finalmente sprovincializzata, non delega più alla vicina Firenze i suoi appetiti gastronomici e si è formata nel tempo una domanda di cucina di livello. Pepe Nero assolve perfettamente a questa domanda con i concreti virtuosismi di Sparacino.
Ci si stupisce, ci si sorprende ma si rimane, fortunatamente, con i piedi per terra. Territorio e apertura per il mondo, come è nel carattere dei pratesi, un tempo mercanti e imprenditori. Così Sparacino che con le sue esperienze cosmopolite di viaggio e le esperienze internazionali fatte a Colle Val D'Elsa e San Gimignano trasmuta la materia scelta da Mirko Giannoni con una visione contemporanea. La cantina di livello sorprende anche i clienti più esigenti e Marino Giannoni, il decano dei camerieri, 92 anni senza sbagliare un colpo, prepara ancora lui, ogni giorno, la Tartare piatto simbolo del ristorante.
+390574550353
+39057427765
autore e conduttore televisivo e radiofonico, uno di quelli colpevoli di aver riportato il cibo in tv nell'era corrente. Ama molto la cultura, la storia e il costume, non solo in ambito gastronomico. La fotografia è una delle sue passioni attuali