In pieno centro, nel cuore della bellissima Pesaro, sorge ormai da oltre un decennio (2012) la creatura di Daniele Patti, un cuoco di natali siciliani ma ora marchigiano a tutti gli effetti. Un professionista curioso, determinato, entusiasta. Che cucina in un luogo straordinariamente arioso ed elegante, con ampie volte, bei tavoli grandi e distanziati, un servizio attento ed elegante, e una carta dei vini di valore, che pone grande attenzione alle bollicine (cicliche le serate dedicate al tema).
Uno scenario adattissimo per intavolare la cucina di carattere, intensa e pensata di Patti. Orde in un intreccio tra le Marche e le ispirazioni più disparate che lo chef, con procedere intelligente, cerca di trovare altrove. Gli amuse bouche ne sono un fulgido esempio, con un’ottima Oliva alla pesarese con alici di Cetara e cipolla rossa di Tropea.
Ben due menu degustazione di inizio 2023 intonano entrambi un appassionato inno all'Adriatico, più breve e più composto: 5 e 9 portate. In entrambi spicca una Ricciola con ponzu all’acqua di pomodoro e mela verde e Un viaggio in Tailandia, espressione di una fascinazione del cuoco per l'Estremo Oriente. Ma il ragazzo dà il suo meglio con il terzo degustazione, "Vieni in Sicilia con me", un nome botturiano per le esplorazioni di Patti, alle prese con escursioni dalle Saline di Trapani alle pendici dei Nebrodi, dalle tonnare di Favignana ai Bar Eoliani.
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)