Arrivare da Concettina ai Tre Santi è già di per sè un'esperienza sensoriale perchè attraversi il rione Sanità che, come la pizza, è "verace" e "abitato" da quella filosofia dell'esistenza tanto cara a Totò, cresciuto a pochi metri da qui.
Ciro Oliva, 30 anni e quarta generazione di pizzaioli, è restato anima e core del rione, lì dove già la bisnonna Concettina nel 1951 sfornava pizze fritte. Ciro ha intuito subito che la segreta preparazione dell'impasto di papà Antonio andava valorizzato ma ricordandosi sempre che la pizza è il pane quotidiano da condividere insieme "mangiando con le mani, sporcandoti, facendo scarpetta proprio come se fossi a casa tua". Ciro non si limita a servirti, lui ti spiega che in quella pizza c'è la passione dell'artigiano, la fatica del contadino, ma pure la genialità dell'artista che elabora i cartoni per contenerla. La pizza è cultura e Ciro non si sottrae ad autentici show cooking al tavolo dei clienti raccontandoti che il suo cuore e la sua energia sono in sinergia con quelli dei produttori campani, dai quali attinge tutto. Persino l'aglio.
Ma Ciro ha anche la fantasia e la creatività della Napoli più autentica. E allora ecco che da lui trovi la pizza Il Sole della Sanità con pomodorino giallo cotto in forno da nonno Tonino e la San Gennaro con o senza miracolo (bianca o rossa). Ma lui sa andare pure oltre proponendoti The green is boom, un'insalata dove il fresco degli ortaggi è unito a piccoli pezzi di pizza. Due i menù degustazione: Tre Santi (7 portate) e Concettina (8).
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Tavoli all’aperto
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giornalista professionista, nata in un'annata di vino buono. Ha spaziato in ogni settore, dallo sport alla politica, dagli spettacoli all'enogastronomia perché far volare in alto la curiosità è il sistema migliore per non annoiare e non annoiarsi. Se volete renderla felice, leggete i suoi libri di fotostorie, "Il tempo di uno sguardo" e "Fatti sentire"