Una carta per il pane che vanta ben cinque referenze; una per gli olii, con una dozzina di proposte divise per cultivar e Cru; una dedicata ai bun, dove spiccano tre tipologie: Angus, pulled pork e baccalà. Il resto è popolato di piatti semplici ma curatissimi, che costituiscono la contemporaneità de Le Macàre, un locale che mutua il suo nome da una credenza popolare locale che voleva la zona essere popolata di fattucchiere in grado di cambiare, con le loro pozioni, le sorti delle persone.
Ad Alezio, nel profondo sud della Puglia, Daniela Montinaro è madre e cuoca, nonché dea ex machina di questa storia, per cui ordisce una cucina che si fa amare senza l'ausilio di filtri d'amore. L'estetica scelta per propiziare la diffusione del messaggio, del resto, è quella essenziale, finanche brutalista, del nord del mondo. E benché i piatti sembrino, a una prima occhiata, tutti piuttosto quintessenziali, la solida tecnica acquisita da autodidatta le permette di confezionare manicaretti ineccepibili come il Risotto ai funghi porcini e il loro fondo, e altri caratterizzati da riferimenti esterofili, soprattutto nei secondi, dove ad accompagnare l'Agnello a scottadito c'è la salsa chimichurri o la coleslaw accanto alle costine di maiale bbq.
In sala l’atmosfera è scaldata da Pasquale Lippolis, mescitore edotto ed entusiasta nel declamare, con dovizia di particolari, tutte le virtù dell'abbinamento.
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Tavoli all’aperto
folli amanti dell’alta cucina, in totale sono una ventina, sempre alla ricerca di emozioni. La causa? Un’irresistibile Passione Gourmet