A chiamarsi Super, qualche idea dovremmo già essercela fatta ancor prima di entrare, ricordando che, Casa Ramen, distante solo pochi passi, è una versione più concentrata dell’insegna di cui scriviamo, con focus pressoché esclusivo sul Ramen. Ci tocca dunque, fare un passo in più, varcare la soglia - magari accaparrarsi il banco da cui spiare la cucina in azione – e scoprire il fattore Super.
Conditio sine qua non: ordinare subito un ramen e un bao grondante di meraviglie, senza però precludersi la possibilità di lasciarsi tentare dai Super Special. Viene “oscurata”, infatti, la formula degustazione, riservando maggiore spazio ai fuori carta ad alta rotazione: una possibilità per la cucina di esprimersi a 360°C, scansando una visione squadrata, statica. Possibilità d’oro, quindi, per gli aficionados che facilmente potranno assaggiare qualcosa di nuovo, di volta in volta, senza mai restare a corto di freschezza creativa.
Naturalmente, il Giappone ispira e modella le idee: fermentazioni affilate, tempure dorate, sashimi succosi e irresistibili tonkatsu, un pollo panato 2.0. Punti fermi, i ramen, con noodles spessi o fini, anche con la possibilità di poco brodo, che può essere a base di pesce, pollo o verdure; spizzichi iniziali, o chicche sensazionali tra Oriente e Occidente: il Giappone mette piede in Italia, l’Italia indossa impeccabilmente il Giappone e a tavola ci si lascia andare in questo concerto pop di sapori, iper-intensi a tratti, ma anche delicati e puliti, per quella che resta una delle più valide insegne meneghine di cucina orientale. Semplicemente super.
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classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo è acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.
