C’è un last minute per il Giappone: andata e ritorno a 38 euro. Ci sono pochi posti, si parte la sera da via Ugo Bassi 26 e si torna quando il tempo lo concede. Si tratta di Omakase, il menu degustazione, che completa la cucina tradizionale nipponica con prodotti di piccoli produttori italiani, di Casa Ramen Super. Non ci sono restrizioni sul bagaglio a mano perché, come c’è scritto sul menu, si tratta di un viaggio in Giappone con la pancia in Italia.
Fratello maggiore di Casa Ramen, questo piccolo scorcio in Isola ha i coperti che mancano al suo gemello, l’insegna Super luminosa e un menu a la carte apparecchiato con Snacks, Fusion, Ramen & Noodles. Lo chef Luca Catalfamo entra ed esce dalla cabina di pilotaggio, una piccola cucina a vista che ha qualcosa da dichiarare: “Italians can make ramen”. E non solo. Il nome del ristorante punta al piatto forte, ma il menu Omakase fa il giro completo del Giappone in 7 passaggi, eventualmente da condividere.
In una cena pre-pandemica, abbiamo goduto tra gli altri con un Dumpling di gambero, salsa ponzu e ikura; una Tempura di carciofi, zenzero, shiso e tè matcha; un Bao galattico con maiale brasato, salsa kakuni, arachidi e agretti e Temaki, cioè tartara di manzo dry aged 40 giorni con tuorlo, midollo di manzo e alga nori. Poi si sceglie il Ramen a seconda degli effetti, tenui o infuocati, che può avere sul palato: Super, Paitan, Red Paitan o Yuzu. Dulcis in fundo, un cremoso al cioccolato con croccante, gelato al sesamo e frutti di bosco.
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arriva a Milano dopo un salto in facoltà e due passi alla Holden. Copywriter per mestiere, nel tempo libero ricerca storie, chiacchiera con cuochi e artisti, e scrive solo di ciò che le piace su Immersioneau