Varcare la soglia di Zazà Ramen significa approdare in uno dei primi ristoranti che ha specializzato la propria proposta gastronomica sul ramen - piatto unico di origine cinese, e assurto poi a simbolo della cucina popolare nipponica, a base di tagliatelle di pasta fresca in brodo accompagnate da un’ampia varietà di carni, pesci, frutti di mare, uova e verdure - divulgandolo e facendolo apprezzare in una Milano dove la cucina del Paese del Sol Levante era quasi unicamente identificata con sushi, sashimi e tempura.
Nel ristorante nato dall’intuizione di Brendan Becht, i noodles freschi dei ramen sono di 3 tipi: tradizionali (farina di grano tenero 00), integrali (farina di grano tenero) e soba (farina di grano tenero e di grano saraceno chiara). I brodi sono invece due: miso (a base di soia fermentata, leggermente speziato, con brodo vellutato) e shoyu (salsa di soia, con profumo fine di katsuobushi)
Il menu comprende poi una buona selezione di antipasti tradizionali ed alcuni piacevoli dessert. Interessante la lista da 20 sake, una dozzina di birre giapponesi, gin & whisky giapponesi, umeshu e shochu. Sedersi ai tavoli di Zazà Ramen significa anche viaggiare assieme a Becht attraverso la sua altra grande passione: quella per l’arte. Così, tra poster, dipinti permanenti, tele e opere temporanee di artisti che ogni sei mesi vengono chiamati a misurarsi con gli spazi messi loro a disposizione nel locale di via Solferino, l’arte avvolge i clienti, li stimola suscitandone le emozioni e idealmente si abbina a quanto viene loro servito.
+390236799000
+390262695506
millesimo 1974, una laurea in Ingegneria civile e un’innata passione per cocktail, distillati e vini, che non si stanca mai di scoprire, conoscere e degustare