La bella casa, gonfia di legni e velluti, che ospita il piccolo regno di Reimund Brunner compirà quest’anno un secolo di vita. Una strada lunga e luminosa per arrivare ai vertici dell’ospitalità altoatesina con un’offerta che la famiglia Bernardi cura da sempre nei minimi dettagli e che proprio quest’anno subirà un importante restyling.
Quello che non cambierà è il tocco elegante con cui lo chef Brunner sigla la sua tavola accompagnato dal bravo Egon Perathoner cui è affidata oltre alla sala anche la puntuale scelta enoica di belle bottiglie italiane e internazionali. I tre percorsi di degustazione, un vero e proprio manifesto di principi – Dedizione, Passione, Creatività – ne raccontano l’evoluzione, a partire dal primo, dove Brunner, nel suo stile, procede per sottrazione, come nell’esemplare anatra di fattoria, indivia, pompelmo e nocciola, limando ogni eccesso e orpello in nome della semplicità e dell’armonia finale.
Gli gnocchi alla rapa rossa con blu di grotta, olio di cirmolo e semi di senape giocano sui contrasti acidi, anche questo un must dello chef. Da provare l’eccellente finocchio con kombucha ai frutti rossi e cerfoglio a chiudere in bellezza.
non è un pr, non è un influencer. Da 25 anni cerca semplicemente di fare giornalismo e critica enogastronomia
Ristorante con camere
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