Cos’è l’essenzialità in cucina e nella ristorazione? A questo forse pensava Simone Cipriani, giovane chef-patron di talento, quando nel 2016 ha dato vita a questo progetto che ha trovato sede in un affascinante locale d’Oltrarno, nella piazzetta che ospita la chiesa di San Frediano in Cestello. È una cucina fluida quella di Cipriani, tutta centrata sulla stagionalità e il mercato, sulla capacità di creare e innovare, che vede protagonisti i cuochi. In effetti il servizio è curato da un solo cameriere che si occupa del vino e delle comande, mentre i piatti vengono serviti e spiegati da coloro che li hanno preparati.
Essenziale è anche il menu - che presenta due proposte, il Mercato (4 portate), i cui piatti sono elencati sulla lavagna, e il Buio, un percorso di degustazione a sorpresa di 6 oppure 8 portate - così come la mise-en-place (le posate sono riposte nel cassetto, non ci sono tovaglie ma piatti e bicchieri eleganti). I piatti invece puntano sì sull’essenzialità - mai troppi gli ingredienti presenti - ma con un carattere deciso e una notevole grinta. Come nel caso di Uovo, carciofo e aringa oppure di Asparagi, Camembert e bottarga. O ancora Risotto alle chiocciole e Pancia brasata e pak choi.
La carta dei vini, pur non essendo particolarmente ampia, offre la possibilità di bere bene fra Italia e resto del mondo. Divertente e piacevole la possibilità di accomodarsi al banco, a tu per tu con i cuochi, oppure nel tavolo conviviale.
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giornalista pubblicista sempre in viaggio fra Roma e la Romagna, collabora con alcune delle più importanti guide e testate giornalistiche italiane di settore