Mentre Parigi inizia a pullulare di ristoranti italiani che sfruttano più o meno bene i cliché della cucina italiana, Giovanni Passerini traccia una strada unica e personale. Quella di un romano che ha praticato la bistronomia francese e che, avvalendosi di una tecnica inappuntabile e di prodotti impeccabili, propone la sua versione di cucina italiana contemporanea, senza dimenticare che si trova a Parigi.
Passerini non deve più dar prova del suo talento di cuoco, lo chef cerca piuttosto di inserirsi in un’iniziativa imprenditoriale che ha l’obiettivo di riportare il cibo al suo giusto posto sulla tavola. Ne consegue un ristorante di quartiere dal design limpido tanto quanto la carta. Nulla di superfluo o di austero (né nel piatto né in sala), un luogo animato, vivace con uno sguardo su una cucina a vista.
È possibile trovare nel suo patrimonio culinario paste delicate, pesci o carni arrostiti al barbecue, piatti che sanno essere al tempo stesso gustosi e leggeri. Una cucina senza vincoli e senza dogmi, sempre dinamica, e che segue le stagioni, gli stati d’animo, i nuovi arrivi…
In quella piazzetta del 12° arrondissement Passerini si colloca nel cuore di un minuscolo paesino e contribuisce in maniera sostanziale a dargli impulso. Proprio di fianco al ristorante si trova il suo laboratorio, Pastificio Passerini, dove i parigini vanno a fare il pieno di ravioli freschi, insaccati e altri prodotti selezionati e, proprio di fronte, ha da poco preso vita il suo ultimo progetto, l’enoteca Passerina… naturale, ovviamente!
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Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori Identità Golose