È un’odi et amo, a primo colpo. Sono pura avanguardia, moderni, visionari, spregiudicati nelle proposte. Bros’ non è un luogo per tutti, ma tutti dovrebbero farne, almeno una volta, l’esperienza. E proprio esperienza è il termine che più si confà, perché va oltre l’idea che ognuno ha di cucina, del concetto stesso di gastronomia che bene o male ci accompagna.
Isabella Potì e Floriano Pellegrino, grintosi e determinati, hanno il coraggio e la giusta sfrontatezza di chi è giovane. Veloci nel cogliere le novità, riescono a tradurre le idee in qualcosa che all’occhio appare semplice ma che tale non è, perché per raggiungere quella semplicità portata a tavola, dietro c’è studio e tanta, tantissima tecnica e ricerca. Sono comunicatori, cuochi, imprenditori, tre anime fondamentali per uno stesso progetto che è l’unione di più idee Bros’, Roots, Meta e ora Sista, la pasticceria monoporzione.
Due i menu degustazione, cambiano ogni sei mesi, parlano di Salento, di territorio, danno dignità al dialetto e lo fanno conoscere al mondo e vai di Ribes Sutta Spiritu o Papara, MIlune de Acqua, o la Piscatrice, Porcu, Citu, difficili da spiegare a parole. Il percorso è un susseguirsi di consistenze, di contrasti decisi e forti, dolce, amaro bruciato, barrique. Si usano le nude mani per assaggiare alcuni piatti, in altri si è imboccati; è vero, si è guidati fino all’ultimo piatto, che viene raccontato di volta in volta, ma le loro proposte spiazzano le certezze, mettendole immancabilmente in discussione. Alla fine, ciò che conta è il ricordo di un’esperienza senza eguali.
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scrive di Puglia, viaggi e cibo, quello buono. Sempre a caccia di novità, collabora a Con Gusto e Il Gusto di Repubblica Bari e le Guide di Repubblica