Contraste è uno di quei luoghi dove non si può non sorprendersi ogni qual volta si varca quel portoncino di via Meda 2. Un luogo dove vigono i contrasti, dagli arredi, al menu, ai gesti, ma dove tutto è curato nel minimo dettaglio.
Nessuna apparecchiatura, soltanto un tavolo bianco che solo una volta accomodati incomincia a prender forma e a tingersi come la tela di un pittore con le pennellate dell’artista, Matias Perdomo.
Nessun menu, ma un percorso alla cieca di una decina di portate elaborate in base alle esigenze del commensale. Un percorso che tende a includere e non a escludere, come si potrebbe pensare, poiché mira a ricreare un rapporto di fiducia e complicità tra l’ospite e il cuoco dando la possibilità a quest’ultimo di esprimersi in libertà e al primo di godere a pieno dell’esperienza.
Niente pane, per dare modo ai singoli piatti di essere i veri protagonisti del percorso. Una carrellata di portate che sorprendono, divertono, colpiscono.
Contraste è uno di quei luoghi del cuore, in cui torneresti sì per le novità ma anche, e soprattutto, per quelli che sono diventati ormai i signature dish, come la Crème brûlée di foie gras e fichi, il Polpo, patate e bagna càuda, l’Animella di vitello e chimichurri, il Donut alla bolognese… e l’imperdibile Torta di rose con gelato alla vaniglia.
Contraste, a state of mind.
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pugliese, classe 1995. Laurea in Traduzione Specialistica e Master in Food & Wine Communication all'università Iulm, è una globetrotter alla costante ricerca del prossimo piatto da assaggiare e del nuovo posto da scoprire. Instagram @federicalisi_12