Sono passati due anni dalla svolta di Contraste, il ristorante delle 3 P, Perdomo-Press-Piras. Accanto a “Riflesso”, il menu dei piatti best-of di un ventennio, c’è ora un secondo menu più coraggioso che si chiama “Riflessioni”, spiegavamo. Le evoluzioni di questo percorso - ordinato dal 30% degli ospiti, un’enormità considerato il tasso zero di storytelling e ruffianeria – ci spingono a pensare, prima che a godere.
Cachi e ostriche, Triglia e rose, Trippa e spugnole, Cocco e capra, Fragole e porcini… il menu colpisce più di tutto per l’audacia degli abbinamenti, quasi sempre accoppiamenti inediti tra ingredienti noti. Non è solo una questione di gusti, dell’acido o dell’amaro, ma di masticazioni, mollezze, resistenze, temperature, concettualismi. La cucina non può essere solo un intreccio di materie note o un cesello visivo di colori o geometrie, come accade al 99% della ristorazione al tempo di instagram. “Riflessioni” si smarca dalla tirannia del bello e a guadagnarci sono i piatti.
L'applauso finale è per le nuove leve di sala, che hanno preso coscienza del ruolo, ostentando una tranquilla sicurezza e un beverage pairing che è ben più di un complemento del cibo.
laurea in Filosofia, coordina i contenuti della Guida ai Ristoranti di Identità Golose, collabora con varie testate e tiene lezioni di gastronomia presso scuole e università. Instagram @gabrielezanatt
+393406056240
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