Benvenuti a casa del guru del km zero. Dan Barber, lo chef di Blue Hill at Stone Barns, 50 anni, tra i boschi della valle Hudson River ha messo assieme una fattoria unica nel suo genere (di giorno arrivano le scolaresche per visite didattiche) e un ristorante dove si cucinano solo ingredienti prodotti sul posto. Un menu di circa 30 assaggi che ruota soprattutto attorno agli ortaggi.
Sul tavolo, invece del menu, c'è un librettino che spiega quali sono i prodotti della stagione in corso. Si mangeranno solo quelli e si può comiciare con una rastrelliera di piccole rape colorate e germogli del momento. Sapori mediamente sconosciuti all'americano. Si mangia con le mani per almeno metà del persorso e il menu degustazione (c'è solo quello) non è uguale per tutti i tavoli. Il servizio è in un certo senso teatrale, ricco di spiegazioni, come quando arriva il maître con l'ala di un'anatra per spiegare che per avere il foie gras non praticano il crudele gavage: gli animali sono allevati in un'area del bosco in cui c'è molto nutrimento. Ciò significa che le anatre si ingozzano naturalmente (ovviamente il processo è molto più lungo).
Suini, ovini e bovini sono tutti allevati nella fattoria e di giorno si vedo scorazzare. Nello show sono anche comprese delle pietanze itineranti: per gustare le patate cotte nel compostaggio ti accompagnano proprio nella sala che ospita i grandi contenitori dove i rifiuti organici maturano per essere riutilizzati come fertilizzante. Il pane (che qui è una singola portata e non troverete a tavola) si mangia nei locali panetteria.
+19143669600
dopo 29 anni, ha lasciato la redazione sportiva di Mediaset e si gode la pensione dopo aver raccontato 16 Olimpiadi, 6 Coppe America di vela, le imprese di Tomba e Pellegrini. Ora collabora con Il Foglio sportivo e il sito oasport.it. Ha un'antica passione per il cibo: è "assaggiatore" di Identità Milano dalla prima edizione