Una tavola necessaria, quella degli Abbruzzino, nei tour gourmet non solo della Calabria ma del Meridione tutto. In un anno complesso come quello trascorso, pur con le difficoltà immaginabili, Luca e Antonio portano a casa il consolidamento del passaggio generazionale avviato ormai da qualche tempo. Passaggio che ha visto questa storica e bella tavola calabrese spostarsi dalla cucina classica, fortemente identitaria e radicata nella tradizione di Antonio, a quella contemporanea di Luca, con un cammino di ricerca espressivo ed estetico evidente sebbene non ancora concluso, un piglio autoriale indiscusso che cerca equilibri possibili fra contenuto e forma, memoria e scoperta, trovando sempre il modo di trasferire emozione ai commensali.
La cucina di Abbruzzino si dipana su un ordito di materia prima di territorio, patata silana, tartufo, baccalà, funghi, agrumi, maiale, castagne, nduja, pecorino, caciocavallo, sul quale tessere una trama che per contrasto viva di una laica apertura al resto del mondo, shiso rosso, salsa ponzu... Una tavola che prova, con successo, a incuriosire e intrigare, senza tuttavia essere mai spiazzante o richiedere al commensale altro che godersi la serata, accudito da una sala affidata a giovani attenti e premurosi ma mai invadenti sorvegliati costantemente da mamma Abbruzzino.
Un posto in cui fermarsi, insomma, per tastare il polso alla Calabria più giovane e contemporanea e alla sua voglia di futuro.
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articolo a cura degli autori Identità Golose
Luca AbbruzzinoNopal e suzu
Luca AbbruzzinoNopal, mandorla e bergamotto