Dal 2019 la casa di Cristiano Tomei è a Palazzo Pfanner, un luogo incantevole nel centro storico di Lucca che consente, in estate, di pranzare o cenare anche all'aperto nella limonaia.
Ma il vulcanico Tomei - la cui parola d'ordine è "no al gastronanismo!" - non si accontenta di aprire le porte di casa per accogliere, bensì conduce gli ospiti in un viaggio nel gusto, che invita a intraprendere senza gps, punti fissi, convenzioni o aspettative.
Si tratta dei 3 percorsi di degustazione - non esiste menu alla carta - composti da 5, 7 o 9 portate a mano libera dalla cucina, che riprendono spesso i capisaldi della cultura gastronomica italiana rivisti dallo chef secondo la sua personale visione. Ecco che allora non mancano mai la pasta e il pomodoro - noi abbiamo assaggiato i Pennoni cotti nel brodo di Parmigiano e vaniglia, con estratto di prezzemolo, sugo di pomodoro, peperoncino e vaniglia - o le carni della tradizione, come vitello, agnello e capriolo, quest'ultimo accompagnato da un ragù di barbabietole e ciliegie, pigna di cipresso, vermuth e anice stellato.
Ricchissima la Colazione da Tomey, servita in tante piccole portate fra cui ricordiamo il croissant da un boccone a base di farina di carapaci e bisque di mazzancolle, farcito di insalata russa.
Ma da L'Imbuto ci si diverte soltanto, vi chiederete? No! Perché si tratta di creazioni che non stufano il palato con la loro estrosità, inserite come sono in un contesto in cui la giocosità non è fine a se stessa ma contribuisce al piacere dello stare a tavola con gusto.
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Tavoli all’aperto
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napoletana di nascita, lucchese di adozione, parte dalla critica letteraria per arrivare poi a raccontare di cibo e di vino. Adora viaggiare e va matta per la convivialità della tavola
