Dopo un lungo stop, imposto dai lockdown e da una Milano deserta e senza turisti, Dry Milano ha finalmente riaperto i battenti. Confermata la formula vincente, pizza e drink, che ne aveva contrassegnato il successo. Locale di tendenza, si potrebbe dire, vista la collocazione – siamo ai confini del quartiere Brera - l’arredamento total black, la clientela giovane, dinamica e curiosa. Ma anche luogo di sostanza, grazie alle pizze e alla cucina, firmata dal giovane chef Lorenzo Sirabella e ai cocktail di Sabina Yausheva, nuova bar manager del gruppo, che coordina il bancone anche del locale via Vittorio Veneto.
Da Dry si arriva all’ora dell’aperitivo, per assaggiare le creazioni della barman che traggono le loro origini dai grandi classici, si evolvono con i twist e volano sulle sperimentazioni. Come nel Blue blooded Mary, che fa il verso al noto cocktail e utilizza le stesse materie prime della cucina per presentarsi con un insolito e inatteso tocco cromatico blu.
I drink ben si accompagnano alle pizze di Sirabella: le napoletane, cotte in forno a legna per pochissimi minuti e ad alta temperatura. E poi le focacce al padellino, ottima quella con vitello tonnato, e le focacce al vapore con un’invitante crosta esterna croccante. La lievitazione fino a 72 ore garantisce leggerezza e digeribilità, le materie prime Dop e da Presidi SlowFood qualità e ricerca di sapori esclusivi. Da provare la focaccia con crudo dolce D'Osvaldo e stracciatella e la Pizza friarielli, ventricina, crema di zucca e provola affumicata. Tenete spazio per i dolci, fra i quali spicca il curioso Drymisù.
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Tavoli all'aperto
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curioso per natura e per percorsi, con una laurea in Fisica e 25 anni da commentatore sportivo sui canali di Eurosport. Oggi è voce di GolfTV, ha una cattedra allo Iulm e ama formare i giovani talenti della comunicazione. Le sue passioni: giocare a golf e raccontare storie di luoghi, cibi e vini