Una caratteristica specifica dl Giancarlo Perbellini è quella di riuscire là dove molti colleghi hanno fallito, e falliscono tuttora: nel costruire attorno a un grande ristorante di fine dining anche un gruppo attivo nel settore e con molteplici sfaccettature - dal bistrot informale, alla trattoria, alla pizzeria, alla pasticceria. Sia in Italia che all'estero - ma sempre con un fil rouge, quello della qualità. Come ogni gruppo che si rispetti, e che voglia ottenere successo, serve una abilità gastronomica e manageriale diffusa, ma fa comodo anche la luce per tutti emanata della stella più brillante. Anzi da due stelle, in questo caso: quelle che risplendono sul Casa Perbellini, il ristorante veronese che lo chef, reduce dal lungo successo a Isola Rizza, ha inaugurato ormai nel dicembre 2014.
Le caratteristiche di questo locale sono state a lungo raccontate, e le abbiamo ulteriormente approfondite in un nostro articolo, cui vi rimandiamo. Rimane da parlare della cucina, che è di assoluta eccellenza, complice una brigata capace - Perbellini è chef-imprenditore, affronta spesso trasferte - a iniziare dall'ottimo sous chef Giacomo Sacchetto, classe 1985, scaligero, già sous di Niederkofler.
I piatti del Casa Perbellini sono tecnici, pieni, estroversi, a volte persino didascalici perché questo è un format di alta cucina che vuole dialogare con tutti, aborre l'idea del fine dining come esperienza per pochi adepti intenzionati a seguire il percorso gastronomico cerebrale (e a volte cervellotico) del suo autore. No: Perbellini ha stile, classe, eleganza. Ma fa da mangiare.
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classe 1974, giornalista professionista, si è a lungo occupato soprattutto di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa esattamente l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta sui viaggi e sulla buona tavola. Caporedattore di identitagolose.it