Continua il percorso di crescita di questo ristorante guidato dall'imprenditrice di origini cinesi Giulia Liu che ha creato un luogo unico: atmosfera romantica ed elegante, caratterizzata da grandi gong dorati in onice, cucina che unisce Oriente e Occidente.
Tra i piatti da non perdere c’è il Raviolo d’oro, un dim sum tra due mondi: raviolo di pasta allo zafferano ripieno di ragù di ossobuco su crema di risotto alla milanese, delizioso quanto i Dim sum con wagyu, tartufo e foie gras. I crudi sono delicatissimi grazie alle marinature perfettamente bilanciate. Il salto nel passato è meraviglioso e totale con la Pecking Duck tagliata al tavolo e proposta in vari servizi (crespelle, carni, pelle croccante e brodo) proprio come avveniva per gli Imperatori cinesi.
Team coeso, sia di sala che di cucina, capitanato da Guglielmo Paolucci, chef di lunga esperienza e di origini romane che ha saputo coltivare la passione per l’Oriente, affiancato dal maestro del wok Zu Cubing, per anni chef nei più importanti ristoranti di Pechino. Massimo Francescato orchestra la sala con intelligenza facendo sentire l’ospite a proprio agio. Carta con 500 etichette tra vini sakè e birre artigianali.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
+390287318888
Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)