Per cenare da César Ramirez devi prenotare telefonando un mese e mezzo prima, il lunedì mattina, dalle ore 10.30. Scegli il giorno e comunichi gli estremi della tua carta di credito. Sette giorni prima del pasto, ti addebitano 395 dollari, il costo del menu degustazione, unica scelta possibile. Il giorno del pasto non sono ammessi ritardi: in America, andare a mangiare in certi ristoranti è come andare a teatro o al cinema, meglio arrivare puntuali.
Chef’s Table è dentro a un supermercato. Non è il classico, gigantesco mall americano ma un minimarket. Vende alimenti ricercati, con prodotti interessanti. A un certo punto si nota una porta senza insegna. C’è un dress code che impone giacca e camicia ma è solo per non fare confusione tra gli ospiti del ristorante e i clienti del supermercato. In sottofondo, diversamente da tutti i 3 stelle Michelin del mondo, non c’è musica classica ma David Bowie e Talking Heads. Un’atmosfera molto frizzante e informale. Dietro al bancone lavorano 5 persone, non 25 come nelle brigate di pari livello.
La cucina mette mano con efficacissima semplicità ai migliori prodotti del mondo. Scampi, ricci di mare, wagyu marezzatura 8, anatre… è tutto cucinato e impiattato davanti agli occhi del cliente, dall’inizio alla fine. Quaglie crude, disossate al momento, grigliate e servite. Il celebre riccio tra panbrioche e tartufo, il suo piatto firma. L’incredibile soufflé gelato al cioccolato. Tutte preparazioni buonissime, di tre gusti semplici, raccolti in un sol boccone.
+17182430050
+12123666633
articolo a cura degli autori Identità Golose