Al di là del menu degustazione e della creatività del cuoco, il fine ultimo per un menu omakase è raccontare una storia che metta in luce il prodotto. È strano pensare come questo principio di servizio, diffuso in qualsiasi sushi bar di Tokyo, non sia stato adottato da molti ristoranti al di fuori del Giappone per mettere in luce una cucina.
Con l’apertura del suo nuovo Pujol, Enrique Olvera ha avuto l’illuminazione dedicare una parte del suo nuovo ristorante a un bancone su cui poter provare un set omakase di tacos, dove le tortilla sostituiscono il riso e le carni brasate, i mariscos e le verdure sostituiscono il pesce crudo. Olvera si è permesso di nascondere la sua creatività dietro alla tradizione di una cucina classificata patrimonio dell’umanità per l’Unesco. Se poi quello che cercate è una cucina messicana creativa e moderna, la sala offre il servizio che da quasi due decenni rende il Pujol il ristorante sulla bocca di tutti a Città del Messico e non solo.
Pochi i piatti fissi del menu degustazione, in costante rinnovo, fatta eccezione per il Mole Madre, un piatto presente sul menu ogni giorno da oltre 5 anni. Un capolavoro della gastronomia moderna, uno dei piatti più potenti assaggiato negli ultimi anni; una salsa piccante tradizionale che ogni giorno viene rinnovata con nuovi ingredienti, andando a creare una stratificazione di sapori che sublima in un solo boccone sapidità, dolcezza, acidità, amarezza e piccantezza.
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milanese, a volte londinese, fondamentalmente parigino. Esperto mondiale di BLT sandwich, bevitore di Americano e aspirante Larry David. Solitamente magna e se rilassa. Ogni tanto scrive