Per arrivare al Fäviken bisogna attraversare buona parte d’Europa, prendere almeno un aereo e guidare per una decina di ore, oppure di aerei ne servono 2, basterà poi guidare lungo una collina che d’inverno sarà buia e non asfaltata, ma completamente bianca. Questo panorama rende però una cena nel ristorante di Magnus Nilsson una delle esperienze più magiche che si possano fare, situazione fatata che inizia all’arrivo e termina con la colazione il giorno successivo.
In questo ristorante sperduto tra le montagne svedesi non esiste una carta, ma un unico menu degustazione di una trentina di portate, dagli amuse bouche alla piccola pasticceria, servito a tutti i commensali nello stesso momento, partendo al piano terra su tavoli informali, per poi continuare al primo piano nella vera e propria sala, terminando poi nuovamente al piano terra dopo circa 2 ore abbondanti di viaggio.
I piatti sono portati in sala dallo staff di cucina, spiegati direttamente da loro, mentre lo staff di sala guida con l’accompagnamento al calice questa danza ritmata. Il menu cambia stagionalmente, la maggior parte degli ingredienti arriva dalle vicinanze del ristorante, molti raccolti dallo staff e stoccati per la stagione successiva, quando non saranno più reperibili fino all’anno dopo. La serata termina nella tenda indiana di fronte al locale, con un buon sigaro e un ottimo amaro.
Durante l'estate nulla cambia, ma l'inverno è la stagione più adatta per godere del Fäviken, nelle bianche terre dello Jämtland.
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Master in Food&Wine Communication, programmatrice ossessiva, si perde in un buon bicchiere di vino. Ligure di nascita, milanese d'adozione, lavora nel team di Identita Golose
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