41 anni e non sentirli. Aperto nel dicembre del 1982, Il Desco ha portato per primo a Verona un'atmosfera di tipo francese, in una città che badava più alla sostanza che alla forma. Qui da subito si è capito che c'era il desiderio di fare un passo in avanti. Con stile. Merito di Elia Rizzo che oggi, quando non fugge lontano per godersi un meritato riposo, segue i lavori con sguardo attento, ma lasciando con fiducia le redini della cucina al figlio Matteo, che i suoi primi passi li ha mossi proprio lì, tra i fornelli e i tavoli del ristorante.
Dopo aver girato il mondo, Matteo è tornato tra le mura di casa per continuare quella tradizione di comfort food raffinato, aggiungendo un pizzico di modernità. Un passaggio di consegne che ha comunque garantito una stella Michelin (dal 1985). Il menu offre due possibilità: stagionale, dal quale l’ospite può scegliere tra 3 e 5 portate tra quelle proposte, oppure Generations, il menu degustazione nel quale Matteo mette con più decisone la sua impronta.
Tra i piatti imperdibili, gli Scampi fritti con insalatina aromatica all’aceto di lamponi, leggerissimi, croccanti e dorati fuori, ma con il cuore carnoso del morbido crostaceo all’interno, il Salmone fondente, crema di capperi e polvere di caffè, tenero grazie alla particolare tecnica che prevede una marinatura in salamoia bilanciata, cottura sottovuoto e raffreddamento immediato. Delizioso. Nel menu di Desco c’è sempre un risotto: in stagione provate quello con Zucca, bergamotto, ostrica e caviale affumicato.
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articolo a cura degli autori Identità Golose