Una distesa di vigneti tutto intorno. La piccola piazzetta in mezzo al borgo. Una porta a vetri che si apre su una grande sala luminosa. Ed è subito gioia. La calda accoglienza e il trionfo di sapori e di gusto, fanno della visita alla Ciau del Tornavento una tappa immancabile di un tour in Langa. Merito di Maurilio Garola e del suo staff, dei profumi e dei prodotti di questa terra meravigliosa, dei vini fantastici custoditi sotto al ristorante in una sterminata cantina.
Si mangia divinamente alla Ciau. Una certezza i classici piemontesi. Una lussuria i piatti più creativi firmati da Maurilio insieme a Marco Lombardo, più che un braccio destro, un vero pilastro della cucina. Il tutto in un’atmosfera di grande relax, con una vista impareggiabile sui vigneti di Nebbiolo e le vicine Alpi. Tre i menu degustazione: "Il Tartufo Bianco" in stagione (400 euro), "Dal Mercato di oggi" (6 portate che dipendono da quel che detta l'orto e la stagione) e "Dalla tradizione della Ciau", gli immarcescibili piatti simbolo della casa: Vitello tonnato, Agnolotti del Plin di carne al sugo d'arrosto o la Guancia di vitello brasata al Barbaresco.
In sala Nadia Benech è abile padrona di casa e ineffabile provocatrice di dolci emozioni quando porta al tavolo un carrello con gelato alla crema che serve con diversi topping (il più goloso quello con caffè, cioccolato e rum). 65mila le etichette della cantina, da visitare assolutamente, con ogni bendidio enologico che accompagna questa straordinaria esperienza.
+390173638333
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
+390173635051
articolo a cura degli autori Identità Golose