Nel quartiere Murattiano, il più antico dopo il centro storico di Bari, sorge La Bul. Il regno di Antonio Scalera che, con esperienza e abilità, cerca di trasmettere i principi della sua cucina.
Una cucina concreta, di sostanza, che sia comprensibile a tutti ma con una filosofia solida alla base: ridar nuova vita alla tradizione. In che modo?
Antonio Scalera ripesca tutti quegli ingredienti locali poveri o dimenticati lavorandoli e accostandoli a regola d’arte. Ed è così che pesce serra, sponzale, lampascioni, animelle, portulaca, assumono nuova veste, nuovo valore.
Il menu si compone dunque di piatti “semplici” dai sapori diretti, perfettamente eseguiti e pensati. Ottimo il Risotto con cicala, bottarga, maggiorana, sponzale e lampascioni, confortante il Lingotto ai tre cioccolati e caramello salato (rivisitazione di un classico delle nonne baresi).
Un capitolo a parte va destinato alla strepitosa Animella di vitello con riduzione di moscato di Trani e tartufo nero della Murgia. Carne scioglievole, riduzione avvolgente e tartufo, la ciliegina sulla torta. Un piatto che è sostanza ma anche eleganza nell’estetica così come nel gusto. Indimenticabile.
Molto ben riusciti gli abbinamenti al calice proposti da Vitantonio Mangialardo. La sala, invece, orchestrata da Giuseppe Di Bari, è in perfetta armonia con questa cucina dal grande calibro.
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Tavoli all’aperto
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pugliese, classe 1995. Laurea in Traduzione Specialistica e Master in Food & Wine Communication all'università Iulm, è una globetrotter alla costante ricerca del prossimo piatto da assaggiare e del nuovo posto da scoprire.