Colonna di nome e di fatto nel suo essere ormai un venerato maestro della cucina romana e italiana. Antonello ha da qualche anno conquistato quella libertà sfrenata che solo si può ottenere quando nulla più hai da dimostrare e nessuno più da convincere. Lo chef di Labico, in cima a una biografia controversa e unica di cuoco-imprenditore - ha ormai una sua identità straconsolidata, un suo stile ruvido ma elegante e nel resort postindustriale deposto come una navicella spaziale nella scostante campagna prenestina, così vicina eppure così lontana da certe magnificenze capitoline, sciorina una carta solida ed efficacissima.
Vi figurano alcuni suoi grandi classici, come il Negativo di carbonara, il Tonnarello fumé e cannellini di Atina e il Diplomatico crema, cioccolato e caramello salato. Ma ci sono anche piatti sempre nuovi, che omaggiano e dissacrano al contempo la tradizione romana. In più ci si bea di un ambiente che ha tanto da insegnare in fatto di estetica applicata alla ristorazione. Carta dei vini profonda e ben costruita.
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
+39069633991
Ristorante con camere
Tavoli all’aperto
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)