Al giro di boa dei 21 anni di attività (e 11 dalla prima stella Michelin), Marcello Trentini ha trovato serenità ed equilibrio, e non solo perché i dread in testa oggi sono definitivamente un ricordo. Memoria e creatività sono sempre le due stelle polari del Mago, riassunte nell’ossimoro del menu degustazione del momento: #snobpop cioè, ipse dixit, «un percorso snob perché impervio alle mode, pop perché vicino alle sensibilità della cucina popolare».
Si passa dal Capanegra - sashimi di capasanta, con dashi di prosciutto crudo lime e zenzero - al Vitello e tonno, che però qui muta i connotati del già noto, da uno Spaghettone con crema di cime di rapa e anguilla in doppia versione (ragù affumicato e con spennellata di 'nduja e passata alla brace) al Piccione frollato nel koji con cannolo di sfoglia di barbabietola farcito con ragù di cuore, fegato, ali e cosce del volatile… Un menu degustazione che può assumere dimensioni extra-large, aggiungendo due piatti a scelta dalla carta.
E ricordiamo infine, come sempre, il lavoro in sala e cantina di Simona Beltrami, che rende l'esperienza sublime, anche nel bere (con un occhio particolare ai vermut).
articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)
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articolo a cura degli autori di Identità Golose
(nella foto: "Ravioli alle erbe e rapa bianca" di Antonia Klugmann, piatto simbolo del congresso di Identità Milano 2024)