C’era una volta il ristorante Romano, locale storico di Viareggio, aperto nel 1966 da Romano Franceschini e la moglie Franca, e rimasto per decenni il riferimento per la perfezione dei piatti classici a base di pesce. E c’è oggi il nuovo Romano, medesima location, poco distante dal lungomare di questa cittadina molto amata da re e nobili per la sua maestosità, e che continua ad affascinare oggi per la moderna vivacità.
Nulla è cambiato nella gestione, Romano è sempre in sala col figlio Roberto, regista di un cambiamento avvenuto in modo graduale, che ha avuto la sua apoteosi con l’arrivo in cucina di Nicola Gronchi, classe 1984, originario di Carrara, che con la sua brigata ha portato un vento di innovazione. Precedenti esperienze agli stellati Bistrot e Villa Grey a Forte dei Marmi, Gronchi si esprime così: «Se vuoi mangiare tradizionale opta per la carta, dove sono onnipresenti i piatti della tradizione di Franca, se invece vuoi fare un viaggio nella mia cucina, affidati al percorso degustazione e ti porterò a fare un’esperienza indimenticabile tra consistenze sorprendenti ed inaspettati abbinamenti, risultato di tecnicismi molto pensati».
La ricerca della materia prima si concentra sempre più localmente, rinunciando ai grandi fornitori di top food: «Perché è così che facciamo la differenza - continua Gronchi -.Compriamo il pesce dal peschereccio prediligendo la freschezza del gambero viola di Santa Margherita Ligure (a pochi km da qui), a quelli più blasonati; scelta ci che aiuta anche nel contenimento dei costi, un elemento oggi imprescindibile».
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bergamasca, amante sin da piccola della buona tavola, si diletta tra i fornelli di casa, ma ciò che adora veramente sono i grandi ristoranti, la cucina d'autore e i piatti che le rimangono impressi nella memoria